Il Valore del Pane

Nella società attuale, a causa soprattutto dell’abbondanza e dell’industrializzazione del cibo, molti alimenti hanno perso il loro valore originario.

Puntualmente, soprattutto dai guru delle diete, mossi dal marketing e dalla speculazione, vengono demonizzati a turno soprattutto i cereali e i loro derivati.

Come fossero il nemico da combattere.

Naturalmente le persone che seguono da sempre le diete e senza risultati a medio- lungo termine, non aspettano altro. E puntualmente eliminano dalla loro dieta i cibi incriminati nella speranza che sia la volta buona.

Al di là di quello che possono dimostrare alcuni studi scientifici mal condotti e finalizzati all’estrapolazione di un risultato di comodo, sarebbe il caso di conoscere la storia dell’alimentazione, soprattutto quella dell’ultimo secolo, dove ad esempio il pane era considerato, come nell’antichità, un cibo SACRO.

Basti pensare che quando cadeva a terra, si raccoglieva e si baciava.

Non si sprecava nulla.

Perché il cibo aveva grande valore ed era frutto del lavoro di artigiani fornai, che ancora oggi fanno una professione usurante ma indispensabile per la nostra vita e il nostro palato.

Anche le religioni hanno da sempre consacrato questo cibo.

Nella storia delle culture e nelle religioni mediterranee il pane rappresenta un alimento privilegiato ma anche il dono più frequente che l’uomo fa a Dio. Si tratta di un alimento privilegiato perché‚ non tutti potevano avere un pezzo di pane.

Il Pane è l’alimento per eccellenza che non si trova direttamente in natura, ma è il frutto del lavoro dell’uomo. Per fare il pane è necessario almeno il tempo di una gestazione.

Al grano e al modo con cui si fa il pane viene attribuito spesso un significato simbolico: una spiga di grano ha origine da un chicco che messo sotto terra deve “morire” per poter far nascere la spiga; questa è formata da tanti chicchi, come una famiglia con tanti figli; i chicchi vengono pestati per fare la farina che unita all’acqua e al lievito viene fatta cuocere a fuoco giusto.

Il pane dunque è anche simbolo di unione, poiché‚ contiene molti grani in una sola sostanza e, quando viene spezzato e diviso, rappresenta la vita condivisa ed unita.

Ma non sono solo le religioni a consacrarlo. Anche i non credenti, da sempre, lo considerano un bene prezioso, frutto della sapienza e del lavoro dell’uomo.

In Italia ne esistono numerose tipologie. Ogni regione ha i suoi artisti e le sue creazioni.

Quello che manca oggi e valorizzare un bene prezioso, che troppo spesso ha perso il valore di nutrimento e ha acquisito quello di bene, prezzo, senza pensare che dietro quell’opera d’arte, si cela storia, cultura e soprattutto continuità. Quella tramandata di padre in figlio da artigiani-eroi, che nonostante le difficoltà portano avanti una tradizione millenaria, che avvicina gli antichi egizi, veri scopritori della lievitazione naturale alle conoscenze scientifiche di tecnologi e nutrizionisti che ogni giorno ne studiano i miglioramenti, a livello di igiene, qualità, salute e caratteristiche organolettiche

Dott. Antonio Pacella

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